Nell’autunno del 1982, un piccolo gruppo di canzesi si trovò a lavorare attorno ad un’iniziativa che si concretizzò nei due anni successivi: la stesura di una mappa del territorio di Canzo, ove fossero riportati gli antichi toponimi.

L’occasione fu data dalla redazione del nuovo Piano Regolatore Generale e la ricerca, basata su testimonianze orali di paisan, buschiroo ed alpée  – coloro cioè che avevano utilizzato la montagna per anni traendone sostentamento – portò alla stesura della mappa.

Nel luglio del 1984 in un’antica corte del centro storico, il lavoro di ricerca venne presentato ufficialmente al pubblico; poiché riportava i toponimi dialettali, il documento venne chiamato: Mapa di sitt.

L’iniziativa ebbe un grande successo e suscitò in molti la voglia di riscoprire il proprio territorio, favorendo, inoltre, il recupero di elementi peculiari e significativi dell’identità della comunità canzese.

Al nucleo iniziale, si sono affiancate nel tempo altre persone che si riconoscono negli stessi principi e ideali. Si è così formato spontaneamente un gruppo coeso di persone accomunate dalla passione per le tradizioni di una volta: una compagnia delle nostre o, per dirla in dialetto, una Cumpagnia di Nost.